Auto-piacere al fisico del mio amante nero

Nel bel mezzo di una giornata estiva torrida, mi ritrovai sola nel mio paese di dimora, anelando alla presenza magnetica dei miei amanti ebano.Il suo membro colossale, uno spettacolo che non mancava mai di accelerare il polso, era inciso nella mia memoria.Mentre mi stendevo sul letto, la mano si slacciava verso il mio membro pulsante, immaginando la sua forma torreggiante che incombeva sopra di me.La fantasia delle sue mani forti che mi guidavano attraverso la danza del piacere era troppo ardente per resistere.Mi perdevo nella reverie, i miei colpi diventando più accesi ad ogni momento che passava.Il pensiero del suo grosso cazzo nero, simbolo della nostra comune passione, era sufficiente a portarmi sull'orlo sull'ombelico dell'estasi.Quando raggiunsi il culmine, sentivo quasi il suo culmine sulla sua voce, la sua voce calda che mi stava trasportando nella nostra stanza da letto, ero in preda di un intenso trambusto.